Iesus deponitur de cruce

Tredicesima stazione. Gesù è deposto dalla Croce.

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
(Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.)

C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. E lo calò dalla croce. (Lc 23,50-53)

Considera come essendo già spirato il Signore, lo calarono dalla croce due suoi discepoli, Giuseppe e Nicodemo, e lo riposero in braccio all'afflitta Madre, la quale con tenerezza lo accolse e se lo strinse al seno. — O Madre addolorata, per amore di questo Figlio, accettami per tuo servo e pregalo per me. E tu, mio Redentore, giacché per me sei morto, accettami ad amarti, mentre io solo te voglio e niente più.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.

(Fac me vere tecum flere,
Crucifixo condolere,
donec ego vixero.)